La Comunità Educativa per minori “Lo Scoiattolo” di Sangineto (CS)

Dal 2001, l’A.I.A.S. Sezione di Cetraro (CS) è presente sul territorio del Tirreno cosentino anche con il Centro Socio-Educativo, per minori provenienti dalle diverse aree del disagio sociale e familiare, “Lo Scoiattolo” di Sangineto (CS), che rappresenta una  valida alternativa al ricovero in istituto, proponendosi come strumento di promozione, di autonomia ed inserimento dei minori, mediante interventi educativi e socio-formativi, in una duplice direzione:
 
  • recupero della devianza giovanile
  • acquisizione di nuove forme di socializzazione.
A seguito dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti regionali per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture socio-assistenziali, il Centro è stato convertito in Comunità Educativa per minori (6 – 13 anni).
 
La Comunità Educativa può ospitare fino a 10 minori di sesso maschile in età compresa tra 6 e 13 anni, che necessitano di un temporaneo allontanamento dalla propria famiglia per incapacità o impossibilità delle figure genitoriali a svolgere adeguatamente le funzioni di educazione ed accudimento.
 
 “Lo Scoiattolo”, nato in attuazione alla Legge 285/97,  con l’obiettivo di fornire un adeguato contesto di sviluppo psico – educativo e favorire azioni idonee a creare un adeguato contesto familiare per il rientro del minore, eroga la seguente tipologia di servizi:
 
  • accoglienza residenziale continuativa di tipo familiare;
  • stesura di progetti socio-educativi individualizzati nel rispetto dei bisogni e delle risorse del minore;
  • garantire continuità nei rapporti con familiari e/o con altre figure di riferimento (attraverso brevi permanenze presso familiari e/o incontri presso la struttura)
  • promuovere interazioni in rete con i servizi sociali, sanitari, scolastici e ricreativi di riferimento per il minore.
La struttura, ubicata a Sangineto (CS), è immersa nel verde dei boschi, a circa 9 Km dal mare.
 
Dal 2005, il Centro Socio-Educativo “Lo Scoiattolo” di Sangineto (CS) ha operato solo grazie a contributi volontari e piccoli contributi straordinari, fino ad ottenimento di autorizzazione regionale, conseguita nell’estate del 2008.